Giorgio Dell’Arti, quando si dice scrivere con il cuore.
[…] noi volevamo bene a Paul Newman. Guardi che “voler bene”, riferito a un attore, è una stravaganza. Gli attori e le attrici si ammirano, si imitano, si invidiano, si desiderano o magari si detestano, o addirittura si amano. Vogliamo bene a un attore, invece, quando sentiamo che è entrato nella nostra vita senza sforzo e che ci unisce a lui una misteriosa famigliarità. Egli occupa la nostra immaginazione e suscita la nostra simpatia con naturalezza. Del tutto a torto, noi sentiamo che non è così distante come ci vorrebbero far credere le parole “Hollywood” o “Divo”.
Mastroianni, a Parigi, tormentato dal cancro, in un bistrot con la sigaretta in mano, fuori pioveva, lui dentro con l’impermeabile ancora addosso, seduto sull’orlo della sedia raccontava la felicità della sua vita commentandola con queste parole: «Hai capito? E me pagavano pure!».